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Peeters Publishers Studi del quinto convegno RBS: International Studies on Biblical & Semitic Rhetoric
Negli anni dispari, la «Società internazionale per lo studio della Retorica Biblica e Semitica» organizza un convegno alla Pontificia Università Gregoriana (Roma). È l’occasione, per studiosi e ricercatori specialisti in questo campo specifico di studio, per esporre i risultati delle loro ricerche e confrontarli con gli altri. Partecipano anche gli studenti, in particolar modo i dottorandi, specialmente del Dipartimento di teologia biblica della Facoltà di teologia della nostra Università. La parte più ampia è consacrata alle analisi di testi, soprattutto della Bibbia — Antico e Nuovo Testamento —, ma anche di altri testi semitici, come il Corano, e più in generale di testi influenzati dalla letteratura biblica semitica, come la Regola di san Benedetto. Non mancano infine riflessioni metodologiche, per approfondire qualche aspetto della nostra metodologia esegetica. Every odd year the «International Society for the Study of Biblical and Semitic Rhetoric» organizes a conference at the Pontifical Gregorian University (Rome). It’s a great opportunity for scholars specialized in this specific field of exegesis to expound the results of their research and compare them with others. Also students participate, especially PhD students, in particular of the Department of biblical theology of our Faculty of theology. The largest part of the conference is devoted to analysis of texts, especially of the Bible — Old and New Testament —, but also of other Semitic texts such as the Koran, even other texts widely influenced by biblical texts, such as the Rule of St. Benedict. There are also methodological reflections, to deepen some aspect of our exegetical methodology.
£74.69
Peeters La première lettre de Jean
£68.42
Peeters Publishers Incontri con il Risorto in Giovanni (Gv 20-21): Seconda edizione revista
In Giovanni le apparizioni del Risorto occupano i capitoli 20 e 21. L’ultimo è a volte considerato un’appendice o un’aggiunta. Come possono creare un insieme ben composto? Il libro affronta la sfida di presentare la composizione di Gv 20–21 come un insieme ben strutturato. L’applicazione dell’analisi retorica biblica illustra come la composizione fornisca la chiave per aprire la porta del messaggio del testo. Lo studio è organizzato in quattro rubriche: Testo, Composizione, Contesto e Interpretazione. Nella prima vengono considerate le questioni di critica testuale, grammatica e lessicografia. La seconda evidenzia la composizione del testo con i suoi rapporti interni. La terza contempla i rapporti esterni con altri testi simili che illuminano il testo studiato. Il percorso esegetico è completato dall’interpretazione, il frutto delle tappe precedenti. Come sono legati gli ultimi due capitoli di Giovanni? Uno dei fili rossi nella trama del testo è quello del credere. Se la questione chiave di Gv 20 è la fede dei discepoli nella risurrezione del Maestro, ossia Fratello (cf. 20,17), necessaria per ricevere la missione, la chiave di Gv 21 è la fede nel Figlio tornato al Padre ma rimasto nel suo Spirito, per accompagnare la loro missione. Se Gv 20 racconta il tramonto della storia terrena di Gesù, Gv 21 segna già l’alba della storia della Chiesa. I due racconti sono diversi, come due giorni separati da una notte, però molto simili, perché illuminati ugualmente dalla medesima luce divina che, se vista dall’alto, non cessa mai di brillare.
£67.41
Gregorian & Biblical Press Incontri Con Il Risorto in Giovanni Gv 3021 Retorica Biblica E Semitica
£26.71
Peeters Publishers "Se il chicco di grano caduto in terra non muore..." (Gv 11-12)
Il titolo di questo studio, dedicato ai due capitoli centrali del quarto vangelo, riporta un frammento della citazione di Gv 12,24: «“Se il chicco di grano caduto in terra non muore …” (Gv 11–12)». La citazione è ben conosciuta e il lettore, familiarizzato con i vangeli, certamente sa completarla: «Amen, amen vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra non muore, rimane da solo; se invece muore produce molto frutto» (Gv 12,24). Il testo giovanneo è seguito poi da un altro detto simile: «Chi ama la propria vita la perde e chi odia la propria vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna» (Gv 12,25). Le due massime [...] facilmente offrono un prezioso nutrimento alla meditazione non solo sul mistero della morte salvifica di Gesù, ma anche sul mistero di ogni vita e morte umana (p. 7). I due cap. 11–12 [...] acquistano una notevole rilevanza nella composizione globale del vangelo. Infatti, sembra ragionevole ipotizzare che i due capitoli costituiscano la sezione centrale del vangelo di Giovanni (p. 15). Umanamente sembra del tutto ragionevole pensare che il dolore provocato dalla morte di suo fratello [Lazzaro] abbia tanto gravato su Marta da farle fissare gli occhi sulla tomba. Avere fede in Dio non significa infatti non vedere e non sentire pesantemente le conseguenze della morte. [...] L’atteggiamento di Gesù, nel suo «alzare gli occhi in alto», diventa un modello per chi rimane tuttora immerso nella sofferenza. Mostra che è necessario cercare di «levare la pietra» del proprio dolore (p. 80).
£62.85