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Peeters Publishers Studi del settimo convegno RBS: International Studies on Biblical & Semitic Rhetoric
Negli anni dispari, l’«Associazione internazionale per lo studio della Retorica Biblica e Semitica» organizza un convegno alla Pontificia Università Gregoriana (Roma). È l’occasione, per studiosi e ricercatori specialisti in questo campo specifico di studio, di esporre i risultati delle loro ricerche e confrontarli con gli altri. Partecipano anche gli studenti, in particolar modo i dottorandi, specialmente del Dipartimento di teologia biblica della Facoltà di teologia della nostra Università. La parte più ampia è consacrata alle analisi di testi, soprattutto della Bibbia — Antico e Nuovo Testamento —, ma anche di altri testi semitici, come il Corano, e più in generale di testi influenzati dalla letteratura biblica semitica, come la Regola di san Benedetto. Non mancano infine riflessioni metodologiche, per approfondire qualche aspetto della nostra metodologia esegetica. Every odd year the «International Society for the Study of Biblical and Semitic Rhetoric» organizes a conference at the Pontifical Gregorian University (Rome). It is a great opportunity for scholars specialized in this specific field of exegesis to share the results of their research and discuss them with others. Among the participants there are also students, especially PhD students, in particular of the Department of Biblical Theology at our Faculty of Theology. The largest part of the conference is devoted to analysis of texts, mainly of the Bible — the Old and the New Testament —, but also of other Semitic texts such as the Quran, and even other texts widely influenced by biblical literature, as for example the Rule of St. Benedict. Finally, some methodological reflections are also included, to deepen some aspects of our exegetical methodology.
£80.81
Peeters Publishers La composizione letteraria del Vangelo di Matteo
Da sempre i commentatori hanno ritenuto che il Primo Vangelo presenti un progetto strutturale organico, declinandolo tuttavia in un variegato ventaglio di ipotesi. L’ausilio della retorica biblico-semitica, attenta alla composizione dei testi biblici a partire dalle leggi di espressione letteraria tipiche dell’area culturale semitica, cerca di fare chiarezza nella confusione sollevata dai differenti criteri utilizzati, spesso esterni al testo. Il Vangelo di Matteo si presenta ben intessuto in sette sezioni, ricordando la Menorah ebraica, ma anche l’immagine giovannea del Risorto tra i sette candelabri (Ap 1,12-13), e dunque della presenza di Dio in mezzo al suo popolo (l’Emmanuele di Mt 1,23; 28,20). Un Prologo (1,1-17), la genealogia del Messia Gesù, e un Epilogo (27,62–28,20), gli eventi del mattino di Pasqua, sono le sezioni più esterne: lanciano e compiono i fili fondamentali del Vangelo, la discendenza messianica (promessa a Davide) e l’apertura dell’Alleanza Nuova per Israele e per le Nazioni (la benedizione promessa ad Abramo). Due sezioni di rilegatura, il Discorso sulla Vita apostolica (Mt 10) e quello sulla Vita ecclesiale (Mt 18) sono i fuochi di una composizione ellittica: vi sono custodite le istruzioni che il Messia ha lasciato alla comunità, perché svolga la sua missione dal primo annuncio fino alla parusia, ovvero «fare discepoli tutte le Nazioni» (28,20). Le tre sezioni maggiori, che incastonano ciascuna gli altri insegnamenti di Gesù (il Discorso della montagna, il Discorso in parabole e il Discorso escatologico) si presentano come il deposito didattico vivo da cui il «discepolo-scriba», nella sua missione di generazione di nuovi discepoli, saprà «tirare fuori cose nuove e antiche» (Mt 13,52), portando avanti l’Alleanza sigillata nella vita offerta dal Servo e Figlio di Dio. L’analisi proposta è un primo sguardo analitico alla composizione retorica del Vangelo, auspicando che lo studio della composizione, nei suoi diversi livelli di architettura, conferisca al lettore una chiave per dischiuderne il senso.
£85.68